Scrittura di viaggio
di Sandro Russo (pubblicato su Ponza Racconta)
Nella prima settimana di settembre, tirato dentro da amici, ho fatto un viaggio in Grecia, con un gruppo che non conoscevo, una scuola itinerante di “scrittura di viaggio” (1). Un’esperienza molto interessante di cui pubblicherò nei prossimi giorni le impressioni – mie e dei compagni di viaggio, se vorranno. Molti di questi scritti sono “gli esercizi di scrittura” proposti dal conduttore del gruppo – meglio ‘condottiero’, il prode Claudio Visentin – e letti pubblicamente, generati ‘in diretta’ dalle esperienze del giorno o dei giorni precedenti; oltre agli scritti presentati al “posto di blocco poetico”, lo sbarramento alla fine di un percorso particolarmente significativo, per poter passare oltre (generalmente dei componimenti in forma di haiku) (2)

Cefalonia. Approdo
Fiuuu!
Atterrato!
Lo riconosco questo formicolio.
Curiosità… Aspettativa… Sorpresa… Mi prende tutte le volte che arrivo in un paese straniero.
Allora metto su “la faccia alla daniloricci”, un collega cardiologo con cui ci eravamo trovati in una società a tre per una barca a vela. Daniloricci, notorio caratteraccio, cui non andava mai bene niente, in vacanza indossava un sorriso da un orecchio all’altro che niente riusciva a smontare. Né i fermi prolungati ai porti per cattivo tempo, né i guasti al motore, tantomeno le piccole contrarietà della vita a bordo.
Allora, faccia alla daniloricci e stato d’animo conseguente.
E si scende dall’aereo, con la nota sensazione di caldo alle gambe, per i pantaloni che si scaldano prima del resto del corpo, dopo l’aria condizionata dell’aereo.
Quindi sensazioni di pelle, poi odori poi vista.
Qui odori non ce ne sono – ne registro la mancanza -, o almeno non sono così particolari come in India e in Sri-Lanka.
In un paese straniero la terza cosa che ti viene incontro con la vegetazione dai bordi delle strada dall’aeroporto alla destinazione scelta.
Ti ricordi di quel che hai imparato da Ippolito Pizzetti (3), lo scrittore-giardiniere: che chi conosce le piante non è mai sperduto, in nessuna parte del mondo. Ovunque trovi amici che riconosci.
Figuriamoci qui, su un’isola greca, nello splendore della flora mediterranea, un po’ spenta per la stagione e la siccità, in verità. I richiami e le assonanze con Ponza – pue nella enorme differenza di dimensioni – saltano agli occhi
Comincia una nuova avventura.
Da raccontare.

La regione storica delle isole Ionie è costituita da sette isole maggiori (e dagli isolotti circonvicini), che formavano il cosiddetto “Eptaneso”, cioè “Le Sette Isole”. Da nord a sud, sono: Corfù (Κέρκυρα), Passo, chiamata anche Paxos o Paxi (Παξοί) Leucade, chiamata anche Lefkàda o Santa Maura (Λευκάδα), Itaca (Ιθάκη). Cefalonia (Κεφαλλονιά), Zante, chiamata anche Zacinto (Ζάκυνθος), Cerigo (Κύθηρα) (da Wikipedia – Google map)

Le dimensioni sono incomparabili con quelle delle isole nostrane. Qualche esempio: Ponza 10,16 km² , Procida 4,26 km², Ischia 46,3 km², Cefalonia 786,58 km², Itaca 116,99 km², Zacinto 405 km² (dati da Wikipedia).
Note
(1) – Viaggio in Grecia, laboratorio di scrittura con la Scuola del Viaggio ( dalla presentazione, su https://www.scuoladelviaggio.it/cefalonia-2024-laboratorio-scrittura-it.php )
Si parlerà dell’isola dove siamo (Cefalonia, la vicina Itaca, Zacinto, Leucade…) e dell’isola che siamo (la solitudine dell’individuo e il suo superamento nel mettersi in gioco rappresentato dal viaggio).
Occasionalmente si parlerà anche di isole immaginarie, riflesse da miraggi o colme di tesori, dove è facile inventarsi paradisi e utopie, e dell’isola che non c’è, se non nei sogni dei marinai e dei poeti, eppure può risorgere ogni volta dal taccuino del viaggiatore
(2) – La prima schermata dell’indice del sito alla ricerca per Haiku:
(3) – Ippolito Pizzetti (1926-2007), conosciuto e frequentato personalmente, letterato e umanista prestato al giardinaggio. Scriveva di piante sul settimanale L’Espresso per cui firmerà dal 1975 al 1985 la seguitissima rubrica Pollice Verde. Diresse poi la collana L’ornitorinco per Rizzoli, tutta dedicata all’universo vegetale e animale. Il libro Pollice verde è una raccolta dei suoi articoli settimanali

Leggi i commenti su Ponza Racconta
Leggi altri articoli di Sandro Russo:
-
La riunione annuale dei cristalli a Cefalonia
Sandro Russo14-09-2024Questo non è uno scritto da diffondere. Diciamo che è un documento per uso interno; una memoria per un gruppo ristretto. Riguarda fatti e persone di cui è meglio non far sapere in giro, data la tendenza degli umani a combattere gli alieni e i diversi, anche se simili a loro…
-
Il posto di blocco poetico
Sandro Russo08-10-2024Della settimana a Cefalonia con il gruppo di “Scrittura di Viaggio” continueremo a parlare/scrivere per un bel po’, tanto è stata ricca di esperienze e di stimoli. Una delle invenzioni di Claudio – il Virgilio del nostro viaggio -, è stato “il posto di blocco poetico”…
-
Gli epitaffi (1). Incursioni nel profondo al cimitero degli inglesi ad Argostòli, Cefalonia
Sandro Russo21-10-2024C’è un numero sorprendentemente alto di persone che amano i cimiteri. Per il senso di pace che li pervade, per le memorie che delicatamente suscitano, anche per amore dell’arte…
-
Gli epitaffi (2). Apprendisti stregoni al cimitero degli inglesi di Argostòli
Sandro Russo23-10-2024Allora… siamo intorno al cippo centrale del Cimitero, chi seduto su un gradone di cemento, chi in piedi. Abbiamo ‘bighellonato’ tra le tombe cercando ispirazione dalle morti e dalle parole altrui, perché le nostre proprio non vogliono venire…
-
Fari di Cefalonia. Gero Gompos, il vecchio gobbo
Sandro Russo31-10-2024Da isolani – ponzesi di nascita o acquisiti – siamo da sempre più che estimatori, innamorati dei fari…
-
Viaggio in Marocco. Preparazione
Sandro Russo06-02-2025Sempre mi riecheggia il titolo di un album di Leonard Cohen quando sto per cominciare un nuovo viaggio: “Una nuova pelle per una vecchia cerimonia”...
-
La piazza di Marrakesh e Star Wars
Sandro Russo07-02-2025Da qualche parte verrà, questa sensazione di dejà vu che mi prende nella piazza di Marrakesh – Jamaa El Fna – che è anche un grande mercato, con un aspetto differente ad ogni ora del giorno…
-
Un thè nel deserto
Sandro Russo04-03-2025Diciamo pure che non avevo conoscenza alcuna del Marocco prima di questo viaggio; anzi avevo deciso di ignorare i luoghi comuni e i consigli che mi avevano dato prima di partire; come di non coltivare alcun genere di aspettativa…
-
Il ragno nella bottega delle spezie
Sandro Russo14-03-2025Nelle “istruzioni per l’uso” della contrattazione nella Medina di Marrakech, Claudio ha suscitato l’immagine del ragno per il venditore appostato in un angolo del suo negozietto, pronto a calarsi sul cliente che vi entri…
-
Le bleu Majorelle
Sandro Russo15-03-2025– Che ci faccio qui? – Questo interrogativo tra l’inquietante e il disperato ha attraversato molti miei viaggi negli anni e periodicamente si riaffaccia, anche nei giri che mi stanno piacendo molto, in momenti di stanca, in qualche situazione di disagio occasionale…
-
I sogni vanno a morire a Essaouira
Sandro Russo22-03-2025Pigre, le mie mattine a Essaouira… Cominciano presto, quando è ancora notte. Le strade deserte, i negozietti tutti chiusi; si incontrano pochissime persone e nessun turista. Molti gatti, invece…
-
Tuffo in Bretagna
Sandro Russo04-04-2025Dopo ogni viaggio un bilancio è ineludibile. A caldo, come la famosa “lettera del giorno dopo” della letteratura giapponese, e poi a distanza…
-
Quistione privata è!
Sandro Russo23-08-2025Ho provato un vago senso di allarme quando il mio amico Salvo, siciliano doc, da molti anni trapiantato a Roma mi ha convocato a casa sua per una cena in terrazza, approfittando dell’assenza della moglie che era fuori per qualche giorno con il nipotino piccolo…
-
Come fare della Sicilia un romanzo, ovvero la mia seconda vita siciliana
Sandro Russo26-08-2025Ci sono posti, paesi nel mondo che naturalmente mi attraggono; altri che mi respingono. Per esempio non sono mai voluto andare negli Stati Uniti, tranne che per un obbligato passaggio per Miami, sulla via per il Costarica…

